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Elias Economou

Cos'e l'icona: oggetto liturgico oppure mezzo ermeneutico?

Edizione dell'Istituto di Studi Teologici Ortodossi S.Gregorio Palamas, tr. Filippos Kyriacou, Milano 1994.


L'interrogativo

4. L'interrogativo disgiuntivo, fonte dell'argomento, si basa sul fatto che sia secondo 1'insegnamento ortodosso che secondo 1a tradizione e prassi della nostra Chiesa, lungo il fluire dei secoli, nοn si sono mai poste limitazioni riguardanti il materiale, 1a tecnica ο il luogo e il tempo della collocazione delle sacre icone. L' «oros» del Sinodo asserisce inequivocabilmente: «Definimus in omni certitudine ac diligentia, sicut figuram praetiosae ac vivicae crucis, ita venerabiles ac sanctas imagines proponendas, tam quae de coloribus et tessellis, quam quae ex alia materia congruenter in Sanctis Dei ecclesiis, et sacris vasis, et vestibus, et in parietibus ac tabulis, domibus et viis» (Mansi 13:378 D).

Ι1 patriarca Tarassio soggiunge in modo assai più analitico: «...in parietibus, quam in sacris vasis et vestibus, quemadmodum a priscis temporibus sancta Dei catholica ecclesia recepit, et in legem accepit tam a sanctis primisque doctrinae nostrae magistris, quam ab eorum successoribus egregiisque patribus nostris» (Mansi 13:403 D).

Fra gli «egregiisque patribus» si annovera anche Giovanni Crisostomo. Egli è parimenti analitico relativamente a1 luogo ove usare le Sacre immagini»... in annulorum circulis, et in calicibus, et phialis, et in thalamorum parietibus, et ubique». (Mansi 13:7 D).

L'«oros» del Concilio salvaguarda la liceità in larga scala della composizione materiale delle icone, 1a loro tecnica e il luogo ove debbano essere collocate. Le due frasi succitate «quam quae ex alia materia congruenter» del «oros» del Concilio e 1'«ubique» di Giovanni Crisostomo, esprimono chiaramente quanto molteplice possa essere la loro composizione e quanti possibili i luoghi a loro idonei.

L'Archeologia Bizantina ci attesta che perfino le monete allοra coniate portavano l'immagine di Cristo. L'impiego su così larga scala; rende dunque eloquente il perché porsi 1'interrogativo riguardo il carattere liturgico ο ermeneutico dell'impiego delle sacre icone.

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